L'Impero asburgico e l'unificazione tedesca

 


 

L'UNIFICAZIONE TEDESCA

 

L’arco di tempo tra il 1815 e il 1870 nel mondo tedesco è caratterizzato dallo scontro tra l’impero asburgico, schierato a difesa della propria influenza nell’area, e la Prussia, promotrice del movimento di unificazione tedesca.
 

 

 


 

Già nel 1815 la Confederazione germanica, che riuniva 39 stati rappresentati da una Dieta con sede a Francoforte, aveva aperto la prospettiva unitaria, ma il congresso di Vienna ne aveva impedito l’attuazione. Nel 1834 la costituzione dell’unione doganale (Zollverein) limita l’ingerenza austriaca, favorendo la politica prussiana. Nel 1848 i rappresentanti del parlamento di Francoforte offrono a Federico Guglielmo IV di Prussia la guida di uno stato nazionale che escluda l’Austria.
 

 


Nonostante il rifiuto, Federico Guglielmo fa propria l’idea di nazione unitaria, piegandola però ai suoi scopi dinastici. Nasce in tal modo la Realpolitik, di cui diviene interprete Bismarck. Il ‘cancelliere di ferro’ agisce prima di tutto in campo diplomatico, assicurandosi la neutralità di Russia, Italia e Francia, e poi lasciando all’esercito il compito di sgominare le truppe austriache nel conflitto austro-prussiano seguito alla guerra contro la Danimarca e alla rottura delle alleanze con l’Austria (1864-1866). 

 

 


 

La pace di Praga sancisce l’acquisizione di Schleswig-Holstein e Hannover da parte della Prussia e chiama Guglielmo I, re di Prussia dal 1861, a capo della nuova confederazione germanica del nord. Ciò provoca un nuovo conflitto, questa volta contro la Francia, che viene sconfitta a Sedan nel 1870. I tedeschi pongono l’assedio a Parigi nel 1871 e nello stesso anno, a Versailles, Guglielmo I assume il titolo di imperatore del II Reich tedesco. 

 

 


 

 

La sconfitta dell’impero asburgico nella guerra austroprussiana fa perdere all’Austria le aspirazioni di nazione-guida del mondo tedesco e porta l’imperatore Francesco Giuseppe a focalizzare l’attenzione sull’area balcanica, abbandonata a se stessa a causa della crisi del dominio ottomano. 

 

 


 

L’impero assume la denominazione di monarchia austro-ungarica dopo aver risolto la questione ungherese nel 1867 con la creazione di due entità politiche distinte (l’arciducato d’Austria e il regno di Ungheria), con propri parlamenti e governi.
Questi eventi causano la trasformazione dell’impero austriaco da nazione prevalentemente tedesca a plurinazionale e comportano anche il conflitto con le aspirazioni indipendentiste delle nazioni balcaniche e con la politica panslava della Russia.