L'ARTICOLO
L' articolo è quella parte variabile del discorso che precede il nome, con il quale concorda in genere e in numero
Oltre agli articoli determinativi e indeterminativi vi sono anche gli articoli partitivi
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IL NOME
Il nome è quella parte variabile del
discorso che serve a indicare persone, animali, cose, luoghi, idee,
concetti, stati d'animo, azioni, fatti. In altre parole, il nome
indica tutto ciò che esiste nella realtà o che possiamo immaginare
o pensare.
Il significato
Si chiamano nomi comuni quei nomi che
indicano persone, animali o cose in modo generico, senza dare loro
un'identità precisa.
Si chiamano nomi propri quei nomi che
indicano persone, animali o cose in modo individuale e preciso, così
da distinguerli da tutti gli altri della stessa specie o categoria
I nomi concreti indicano persone,
animali o cose reali, che esistono materialmente e quindi possiamo
percepire attraverso i cinque sensi
- I nomi individuali indicano una singola persona, un singolo animale o una singola cosa
- I nomi collettivi indicano un'insieme di persone, animali o cose della stessa specie o categoria. (i nomi collettivi, pur indicando un insieme, una pluralità di elementi, sono forma singolare e pertanto il verbo concorda con essi al singolare
I nomi astratti indicano idee,
concetti, sentimenti e tutto ciò che in genere non possiamo
percepire attraverso i cinque sensi
La forma
I nomi possono essere di genere
maschile e femminile
Sono nomi mobili quelli che passano dal
maschile al femminile modificando la desinenza oppure aggiungendo un
suffisso (gatto, gatta, professore, professoressa)
Sono nomi indipendenti quelli che hanno
forme completamente diverse per il maschile e il femminile (padre,
madre)
Sono nomi di genere comune quelli che
hanno la stessa forma per il maschile e il femminile. (il custode, la
custode)
Sono nomi di genere promiscuo molti
nomi di animali che hanno un'unica forma (maschile o femminile) per
indicare sia il maschio che la femmina (il serpente)
I nomi possono essere singolari o plurali
I nomi che, passando dal singolare al
plurale, variano la desinenza sono detti nomi variabili.
I nomi che, passando dal singolare al
plurale, mantengono la stessa forma, non variano cioè la desinenza,
sono detti nomi invariabili
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