Periodo ipotetico

 


 

IL PERIODO IPOTETICO 

 

Nel periodo ipotetico la frase condizionale è chiamata anche pròtasi (dal greco prótasis, ‘premessa’) e la reggente è chiamata apòdosi (dal greco apódosis, ‘conseguenza’):


 


Il periodo ipotetico può essere di tre tipi:

  • della realtà 
  • della possibilità 
  • dell’irrealtà
 
Periodo ipotetico della realtà
 
 

Nel periodo ipotetico della realtà l’ipotesi, espressa dalla proposizione condizionale, è data per certa e sicura.
Il tempo della protasi e dell’apodosi è dunque l’indicativo che, come sappiamo, è il tempo della certezza e dell’obiettività.



A volte, nell’apodosi, il verbo può essere all’imperativo; in questo caso il modo della protasi resta l’indicativo: se per caso vedi Cristina, dille che la stiamo cercando da un’ora.

Periodo ipotetico della possibilità
 
 


Nel periodo ipotetico della possibilità l’ipotesi è presentata come possibile, perché quanto espresso nella protasi non è si è verificato, ma potrebbe ancora verificarsi.
 
Il tempo del verbo è:
  • nella protasi: il congiuntivo imperfetto;
  • nell’apodosi: il condizionale presente, l’imperativo e, a volte, l’indicativo



Periodo ipotetico della irrealtà




Il periodo ipotetico dell’irrealtà si ha quando l’ipotesi è presentata come qualcosa di irrealizzabile o come qualcosa che avrebbe potuto accadere ma non è accaduto.
I tempi dei verbi si distinguono a seconda che l’ipotesi sia riferita al presente o al passato.
 
  • Ipotesi irrealizzabile nel presente: protasi con verbo al congiuntivo imperfetto; apodosi con verbo al condizionale presente.
 
  • Ipotesi irrealizzabile nel passato: protasi con verbo al congiuntivo trapassato; apodosi con verbo al condizionale passato




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