Geografia - Orientamento e coordinate geografiche

 

 

 

L’orientamento 

Si chiama punto cardinale ciascuna delle quattro direzioni principali verso le quali è possibile muoversi trovandosi su di una superficie (anche di un geoide, come la Terra); tali quattro punti cardinali sono il nord o settentrione, il sud o meridione, l'est o oriente e l'ovest o occidente.
I termini nord, sud, est e ovest derivano tutti dall'alto tedesco antico; secondo il mito della creazione all'inizio del tempo furono posti quattro nani ai quattro punti cardinali, e i nomi di questi nani
erano: Norðri (Nord), Suðri (Sud), Austri (Est) e Vestri (Ovest).
I termini oriente, occidente, meridione e settentrione vengono dal
latino, e ciascuno di essi ha un'etimologia specifica:
 

Il nome dell'oriente viene dal latino solem orientem, ovvero Sole nascente o levante. L'Est, infatti, è la direzione dalla quale si vede sorgere il sole.

Al contrario, l'occidente prende il suo nome dall'espressione latina
solem occidentem, ovvero sole morente o ponente, l'Ovest è la
direzione verso la quale il sole tramonta.

La parola "meridione" deriva invece dal termine meridiem, che in
latino indica l'orario di mezzogiorno; a quell'ora, per qualsiasi popolo dell'emisfero boreale, il sole si trova verso sud. A dimostrazione di questo, oggigiorno il meridione è anche nominato mezzogiorno.

Septem triones, che in latino significa "i sette tori da traino", è
invece l'espressione dalla quale deriva il termine "settentrione"; i Romani erano infatti soliti chiamare le sette stelle che formano la
costellazione dell'Orsa Maggiore
, indicante il nord ai navigatori.
Vi sono anche altri quattro punti indicanti posizioni intermedie: nord-est, sud-est, sud-ovest e nord-ovest

 

 

 

Le coordinate geografiche

 Immaginando di disegnare sulla Terra un reticolato di linee curve chiameremo quelle verticali che uniscono il Polo Nord e il Polo Sud,
meridiani
.
Le linee orizzontali si chiamano paralleli. Questi sono circonferenze che diventano sempre più piccole man mano che ci si avvicina ai poli.
Ci sono 360 meridiani (180 a est del Meridiano di Greenwich e 180 a ovest) e 180 paralleli (90 a nord e 90 a sud dell’Equatore). 

Il meridiano fondamentale passa attraverso l’Osservatorio di Greenwich, mentre il parallelo fondamentale è l’equatore. 

Le coordinate geografiche permettono di individuare un punto sulla
superficie della Terra. Sono la longitudine e la latitudine.

 

 

Il meridiano fondamentale di Greenwich a Londra


 

La latitudine

La latitudine (o latitudine geografica) è pari all'angolo che la verticale di un punto sulla superficie della Terra (o di un pianeta) forma con il piano equatoriale.
I punti la cui latitudine è un angolo retto sono detti poli.
Il polo dal quale la rotazione del pianeta è vista come antioraria è
detto polo nord, l'altro polo sud.
La latitudine nell'emisfero centrato sul polo nord si indica come
latitudine nord, l'altra come latitudine sud, e i rispettivi emisferi
come boreale e australe.
I punti che hanno la stessa latitudine si trovano sullo stesso parallelo. A causa dello schiacciamento dei poli terrestri i paralleli non sono dei cerchi perfetti, bensì delle ellissi. Questo implica che i gradi di latitudine non hanno lunghezze uguali.

 

La longitudine

La longitudine (dal latino longitudo, longitudĭnis, "lunghezza") è
l’angolo misurato in gradi sessagesimali su un piano perpendicolare
all'asse terrestre. La longitudine si indica come longitudine est (a est
del Meridiano 0 o Meridiano di Greenwich) o longitudine ovest (a
ovest del Meridiano 0). Per non confondere i termini latitudine e
longitudine associa lonGitudine con Greenwich.



Il tempo

Considerando la Terra come sferica, e considerando che la rotazione
terrestre si compie in 24 ore, dividendo i 360° della rotazione per 24
si può immaginare la superficie sferica divisa in 24 "spicchi" di 15°
l'uno, che vengono quindi percorsi in un'ora ciascuno
.
A questi spicchi si dà il nome di fusi orari.
I fusi orari sono zone della Terra che hanno la stessa ora convenzionale.




Precedentemente alla loro adozione, nelle varie zone della Terra si
usava l'ora solare locale (media o vera), che produceva un orario
leggermente differente da città a città.


La linea del cambiamento di data

Il mondo è suddiviso in 24 fusi orari, definiti con riferimenti al Meridiano Primo di Greenwich. Essendo il totale dei meridiani pari a
360, ogni fuso orario corrisponde teoricamente a 15 meridiani.
Viaggiando verso ovest, bisogna rimettere all'indietro l'orologio di
un'ora ogni volta che si è attraversato un fuso orario. Ma compiendo
un viaggio intorno al mondo, si sarebbero accumulate in questo
modo 24 ore "doppie" – ovvero un giorno intero.
La Linea internazionale del cambio di data è una linea immaginaria sulla superficie terrestre, istituita nel 1884, che segue in gran parte il 180º meridiano. Ogni nuova data comincia a essere contata a partire dal versante occidentale di essa, attraversando poi i diversi fusi orari da est verso ovest.
Nel momento in cui, per esempio, nel fuso orario centrato sulla linea
di cambio data scatta l'ora 00:00, a ovest della linea sarà il 1º agosto, a est di essa il 31 luglio. Chi viaggia dall'Asia verso l'America deve contare la stessa data due volte, mentre in direzione opposta bisogna saltare un giorno.


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