L’avverbio è una categoria che spesso ci sfugge: non sappiamo bene cos’è, eppure lo utilizziamo più spesso di quanto crediamo.
L’avverbio è una parte invariabile del discorso, dotata di un significato specifico, che modifica il messaggio arricchendolo di informazioni.
Gli avverbi, a differenza delle congiunzioni, hanno significato in sé: hanno un significato riconoscibile al di là della posizione nella frase e dilegami espliciti con altre parole.
Gli avverbi aggiungono qualcosa alla frase: senza, la frase sembra più “robotica”; addirittura alcuni avverbi ne mutano completamente il senso:
ES
- (Quasi) perdetti le mani per congelamento.
- Una sera che (non) vennero la ragazza pianse.
- (Quasi) perdetti le mani per congelamento.
- Una sera che (non) vennero la ragazza pianse.
Gli avverbi hanno la funzione di modificare: ma che cosa?
Per capirlo, abbiamo classificato gli avverbi in base all’elemento del discorso a cui sono legati e di cui modificano il significato.
Non avendo MORFO, l’avverbio non evidenzia immediatamente la parte del discorso a cui è legato: questa si può capire guardando attentamente l’ordine delle parole, ma soprattutto il loro significato
Non avendo MORFO, l’avverbio non evidenzia immediatamente la parte del discorso a cui è legato: questa si può capire guardando attentamente l’ordine delle parole, ma soprattutto il loro significato
Ecco alcuni esempi di quando l'avverbio modifica un verbo
Ecco alcuni esempi di quando l'avverbio modifica aggettivi, avverbi e nomi
Ecco un esempio di quando l'avverbio modifica una frase
Ecco un esempio di quando l'avverbio modifica un'aspettativa
Dobbiamo stabilire se abbiamo davanti un avverbio o una locuzione avverbiale
Le locuzioni avverbiali sono espressioni formate da più parole che hanno nel loro insieme la stessa funzione degli avverbi.
ES
Vorrei un po’ di cioccolata
In base alla STRUTTURA MORFOLOGICA possiamo dividere gli avverbi in:
→Avverbi primitivi/semplici: hanno una forma propria, autonoma.
Non sono riconducibili a temi nominali, pronominali o verbali e sono composti dal solo lessema.
Non sono riconducibili a temi nominali, pronominali o verbali e sono composti dal solo lessema.
ES
Ancora qui?
In italiano: mai, forse, bene, dove, più, qui, assai, già.
In italiano: mai, forse, bene, dove, più, qui, assai, già.
→Avverbi derivati: hanno origine da un’altra parola, trasformata inavverbi tramite l’aggiunta di un suffisso:
es. -mente che ancora oggi trasforma in avverbi gli aggettivi.
dolce + mente = dolcemente (= in modo dolce)
Attenzione! Non tutti gli avverbi con -mente sono avverbi di modo (equindi scioglibili in complementi):
ES
fortunatamente, probabilmente, sicuramente
Sicuramente tornerò a casa = è sicuro/che tornerò a casa
≠ tornerò a casa (in modo sicuro)
Sicuramente tornerò a casa = è sicuro/che tornerò a casa
≠ tornerò a casa (in modo sicuro)
→Avverbi composti: risultano dalla fusione di due o più parole diverse.
sottosopra
sottosopra
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