Giuseppe Ungaretti

 

 


 

GIUSEPPE UNGARETTI 

 

Giuseppe Ungaretti (1888-1970) è considerato uno dei maggiori e più influenti poeti italiani del Novecento.

Trascorse ad Alessandria d’Egitto, dov’era nato, gli anni dell’infanzia e della prima giovinezza. Nel 1912 si recò a Parigi per completare gli studi alla Sorbona. Qui si legò d’amicizia con i maggiori protagonisti dell’avanguardia letteraria e artistica (G. Apollinaire, P. Picasso, M. Jacob, A. Modigliani e G. de Chirico), e conobbe A. Soffici e A. Palazzeschi, che inviarono in Italia alcune sue poesie, apparse sulla rivista “Lacerba”.


 

 

Rientrato in Italia nel 1915, partecipò alla prima guerra mondiale. L’esperienza della trincea sul Carso fu decisiva per la sua vocazione di poeta. Proprio al fronte, nel 1916, apparvero le ottanta copie della prima raccolta, Il porto sepolto, confluita nel 1919 in Allegria di naufragi e poi nell’edizione definitiva, L’allegria (1931). Stabilitosi a Roma, si guadagnò da vivere redigendo rassegne stampa per il ministero degli esteri e collaborando a giornali e riviste.

 

 



Furono anni di ripiegamento interiore, che lo portarono alla nuova maturità stilistica espressa nei versi di Sentimento del tempo (1933).
Nel 1936 andò a insegnare letteratura italiana all’università di San Paolo del Brasile. Rientrato in Italia, nel 1942 venne eletto Accademico d’Italia e nominato professore di letteratura italiana all’università di Roma, incarico che mantenne fino al 1958. Nel 1947 uscì Il dolore, versi dedicati soprattutto alla guerra e alla morte del figlio Antonietto. Seguirono La terra promessa (1950), Un grido e paesaggi (1952), Il taccuino del vecchio (1960). Nel 1961 apparvero le prose Il deserto e dopo, che raccoglie scritti di viaggio, ricordi e pensieri di varia ispirazione. Nel 1969, alla vigilia della morte, avvenuta a Milano, tutte le poesie furono riunite in volume, a cui lo stesso Ungaretti diede il titolo di Vita d’un uomo.

 

Il quiz sepolto

Vita e opera di Ungaretti