Proposizioni interrogative indirette

 



PROPOSIZIONI 

INTERROGATIVE INDIRETTE



Le interrogative indirette possono dipendere da: 

verbi che esprimono una domanda come chiedere, domandare, informarsi ecc.: gli ho chiesto dove potrei trovare un ristorante aperto;

da verbi e locuzioni verbali che esprimono un dubbio come dubitare, ignorare, non sapere, essere certo, non capire ecc: non capisco quale sia il problema; ignoro dove siano diretti;

da verbi e locuzioni verbali di significato dichiarativo come dire, sapere, pensare, far sapere ecc.: dimmi che cosa state facendo; fateci sapere dove dobbiamo andare.

Le interrogative indirette sono introdotte:

da un pronome o un aggettivo interrogativo: ti ho chiesto con chi stavi parlando; dimmi quali libri ti devo comprare;

da un avverbio o da una locuzione avverbiale interrogativa: fammi sapere quando parti; ditemi perché siete così agitati;

dalla congiunzione se: mi domando se ho fatto bene.

Le interrogative possono essere esplicite o implicite.


Interrogative esplicite

Le interrogative esplicite possono avere il verbo:

all’indicativo: mi domando perché l’ho fatto;

al congiuntivo, soprattutto quando si vuole mettere in risalto un dubbio, un’incertezza contenuti nella frase: non chiedetemi dove siano andati a finire i vostri quaderni;

al condizionale, quando si vuole esprimere la dipendenza da una condizione: mi chiedo che cosa avresti fatto al posto mio.


Interrogative implicite

Le interrogative implicite sono introdotte dagli stessi pronomi, avverbi e congiunzioni

delle interrogative esplicite, ma hanno il verbo all’infinito: dimmi che fare di questo vecchio divano; non so quale libro leggere; mi chiedo se stare qui o andare via.

 

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