LA SUBORDINAZIONE
Sono contenta, perché oggi è una notte ideale per vedere le stelle
Nella subordinazione ci sono una proposizione reggente, ovvero una proposizione che “regge” la subordinata, e una subordinata che dipende da essa. La proposizione subordinata viene chiamata anche dipendente o secondaria.
La proposizione subordinata, dunque, non può mai esistere da sola, perché non è autonoma né dal punto di vista del significato né dal punto di vista della sintassi.
La subordinata si collega alla reggente tramite una congiunzione, una preposizione o un altro elemento subordinante (perché, affinché, quando, che, per, da ecc.).
I gradi della subordinazione
Le subordinate si distinguono in subordinate:
- di 1° grado, quando la subordinata dipende direttamente dalla proposizione principale;
- di 2° grado, quando la subordinata dipende da una subordinata di 1° grado;
- di 3° grado, quando la subordinata dipende da una subordinata di 2° grado ecc.
Cerchiamo di capire meglio, schematizzando il seguente esempio:
Mi dispiace che tu non possa venire alla festa che abbiamo organizzato per festeggiare il tuo ritorno