I barbari



I BARBARI

Nel III secolo i confini dell'Impero cominciarono ad essere superati da popolazioni barbariche attirate dalla ricchezza dei romani. Alcune di queste popolazioni, come gli Unni, erano bellicose e sanguinarie. Il loro capo Attila invase più volte l'Italia e fu fermato a Milano solo grazie all'intervento di papa Leone I che gli offrì del denaro per abbandonare la Penisola.
Un'altra popolazione barbarica che invase l'Itali fu quella dei Visigoti. Il loro re, Alarico, nel 410 saccheggiò Roma.




I regni romano-barbarici.  Nel 476 Odoacre, capo di un gruppo di barbari mercenari che militavano nell'esercito romano, depose l'ultimo imperatore, Romolo Augustolo, che aveva solo 13 anni e si fece proclamare re. L'Impero Romano d'Occidente cessava così di esistere.



L'imperatore bizantino Zenone, inviò in Italia Teodorico, re degli Ostrogoti, allo scopo di recuperare il controllo del territorio italiano. Teodorico sconfisse più volte Odoacre e istituì un regno, con capitale a Ravenna, che governerà fino alla morte avvenuta nel 526 





Dopo la caduta dell'Impero romano le popolazioni barbariche oltrepassano i confini latini. I Vandali conquistano la Corsica, Sardegna e si insediano sulla costa dell'Africa del nord. I Visigoti controllano la Spagna e la Francia del sud, i Burgundi e i Franchi occupano la Francia del Nord. Gli Ostrogoti dominano l'Italia mentre la Britania è occupata dai Sassoni, dagli Angli e dagli Iuti