Costantino e Teodosio



COSTANTINO



Nel 305 a Diocleziano e Massimiano successero, seguendo l'ordine della tetrarchia, i cesari, Galerio (in Oriente) e Costanzo Cloro (in Occidente). Tuttavia Costantino (figlio di Costanzio) e Massenzio (figlio di Massimiano) pretendevano entrambi di succedere ai loro padri. Dopo sette anni di guerra i due rivali si scontrarono nella battaglia di ponte Milvio (312) dove Costantino sconfisse e uccise Massenzio. 



Dopo la sconfitta di Licinio, che era succeduto a Costanzo Cloro, Costantino rimase l'unico imperatore. 

Costantino realizzò due importanti riforme:

1. Nel 313, con l'Editto di Milano, concesse la libertà di culto ai cristiani 

 

  

A partire da Costantino la Chiesa acquista un grande potere e i vescovi sostituiscono i governatori nell'amministrazione dell'Impero

2. Nel tentativo di rinnovare e rafforzare l'Impero fonda una "sua" capitale, alternativa a Roma. Bisanzio, un'antica colonia greca fu scelta per la sua posizione strategica e divenne Costantinopoli 

 
L'ARCO DI COSTANTINO A ROMA  




TEODOSIO




L'imperatore Teodosio rafforza ulteriormente la posizione del culto cristiano all'interno dell'Impero quando nel 380 d.C, con l'editto di Tessalonica, stabilisce che il cristianesimo debba essere la religione di Stato. Sotto il suo regno i barbari vengono arruolati all'interno dell'esercito romano






 
 
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