L'ONDA ANOMALA
Piccoli mostri nacquero dalle ceneri di Adros e incominciarono a vagare per tutta la Grecia. Si nutrivano di ciò che trovavavano e si adattavano all'ambiente che li circondava. Cominciarono così a crescere fino a raggiungere l'altezza di tre lance.
Un giorno nel mar Egeo comparve il più spaventoso dei figli di Adros: un mostro marino blu a due teste, zampe grosse e palmate e una criniera rossa che partiva dal capo e arrivava fino alla coda.
Quando la creatura emerse dalle profondità del mare creò una serie di spaventose onde che si abbatterono sull'isola di Itaca e su tutta la costa dell'Attica. Zeus, ignaro di questa terribile tempesta, sonnecchiava seduto sul suo trono in cima al monte Olimpo.
Ermes piombò sopra la reggia del re degli dei per avvertire Zeus del pericolo. Fulminius, forte come il tuono, fu subito avvisato e, volando sulla sua nuvola, si recò immediatamente sopra il mar Egeo per fermare l'onda anomala. Il grande eroe prese una grande saetta dalla sua faretra, tese il suo arco d'argento e scagliò il fulmine nel mare. Si creò così una voragine in cui entrò tutta l'acqua dell'Egeo. L'adreide acquatico attaccò Fulminius, ma questi lo uccise con una seconda saetta. L'eroe non aveva però ancora terminato le sue fatiche dal momento che molti altri adreidi infestavano la Grecia...
MACALEA RIPRENDE LA FORMA UMANA
Macalea, la dolce, ringraziò Poseidone per il dono che le
aveva fatto e si addormentò. Al suo risveglio vide che il dio del mare
era rimasto vicino alla sua casa. Poseidone le disse che non era stata
sua intenzione farle del male facendo piovere così forte. Macalea, un
po' stupita, rispose di non preoccuparsi dal momento che si sentiva
bene. Poseidone le prese la mano e la aiutò ad alzarsi e, abbandonandosi
fra le sue braccia Macalea gli disse: "Desidererei tanto essere una
persona normale; non voglio più essere uno strano insetto".
Poseidone la prese per mano e l'accompagno da suo fratello Zeus, il re degli dei. Voleva chiedergli di togliere la maledizione che aveva colpito Macalea la dolce. Una volta giunti sul monte Olimpo trovarono Zeus in compagni degli altri dei, tra cui: Artemide, Atena, Afrodite, Apollo, Efesto ed Hera.
Poseidone chiese di parlare con il re Zeus privatamente e così si ritirarono in un'altra stanza e parlarono del problema di Macalea.
Zeus si rattristò quando seppe che Macalea voleva assumere le sembianze umane e riflettè molto prima di decidere, ma poi scelse di soddisfare il desiderio della ragazza. Zeus voleva vederla felice e quindi le donò le gambe che tanto desiderava...