La nascita della Francia

 

 

 



 LA NASCITA DELLA FRANCIA

 

La dinastia Capetingia. Nel X secolo la Francia è controllata da numerose dinastie locali. Nel 987 Ugo Capeto, conte di Parigi, grazie all’appoggio dei suoi numerosi vassalli, si fa eleggere re e la sua dinastia regna per più di un secolo.  

La debolezza politica dei sovrani capetingi, nel corso dell’XI secolo, giocò a loro favore: infatti la loro autorità, non costituendo una reale minaccia per i signori territoriali, venne accettata di buon grado, come simbolo dell’unità morale e storica del territorio. 

A partire da questo ruolo «modesto», i re capetingi riuscirono a costruire una dinastia solida, ad aumentare il loro potere, intervenendo come arbitri nelle dispute tra i feudatari, e a garantirsi, grazie all’uso dei rapporti vassallatico-beneficiari, l’appoggio di un gruppo di signori fedeli.
 

RE TAUMATURGHI La situazione mutò nel corso del XII secolo, quando i Capetingi gettarono le basi per una più razionale amministrazione del regno. Luigi VI (1108-37) e il suo successore Luigi VII (1137-80) assunsero il ruolo di protettori delle chiese e garanti della pace e della giustizia, guadagnandosi il sostegno dei vescovie delle città. È a questo periodo infatti che risale la diffusione, a opera degli ecclesiastici, dell’immagine simbolica dei re taumaturghi, ossia della credenza che il re, in quanto «unto del Signore» nel corso della cerimonia d’incoronazione, avesse il potere di guarire, con il solo tocco della mano, alcune gravi malattie.

Filippo II Augusto inizia per primo ad ampliare i territori della corona impadronendosi dei possedimenti continentali della dinastia
inglese dei Plantageneti.
 

 


Nel 1214 sconfigge a Bouvines la coalizione formata dal re d’Inghilterra, dal duca di Fiandra e dall’imperatore tedesco.
Filippo IV il Bello riprende l’espansione conquistando la Fiandra di lingua francese e cercando di togliere l’Aquitania ai re d’Inghilterra. 

Durante il regno di Filippo avviene lo scontro con il papa Bonifacio VIII in nome di una nuova concezione del potere regio, indipendente dalla teocrazia pontificia. Dal 1309 al 1377 la sede papale viene spostata ad Avignone e viene fortemente condizionata dai re di Francia.
 

 

 


LA GUERRA DEI CENT'ANNI 

 

Quando diventa re Filippo VI, del ramo collaterale dei Valois, la Francia è il regno più esteso e popolato d’Europa; il tentativo del monarca di confi scare l’Aquitania provoca la reazione del re inglese Edoardo III che si proclama a sua volta re di Francia in quanto nipote di Filippo il Bello: inizia così la guerra dei Cent’anni (1337-1453).

 


 


Giovanna D'Arco. La prima parte del conflitto è militarmente a favore degli inglesi, i quali riescono a conquistare anche Parigi.
Nel 1429, grazie all’intervento di Giovanna d’Arco, la pulzella d’Orléans, la Francia passa  alla controffensiva. Carlo VII riprende possesso della capitale. Gli inglesi devono abbandonare il suolo francese nel 1453, mantenendo solo la città di Calais.
 

 

 

Alla fine della guerra la Francia è stremata ma ha conquistato, oltre
all’unità territoriale, anche una nuova e forte concezione della propria identità nazionale.