La fonetica


LA FONETICA


Che cosa significa parlare?
Parlare significa produrre dei suoni che, combinati fra loro, creano le parole, rimandano cioè a dei significati precisi.
L'uomo riesce a produrre questi suoni grazie mediante il suo apparato fonatorio che è costituito da molti organi (polmoni, corde vocali, palato, lingua, labbra...)  

Come colleghiamo i suoni che pronunciamo alle lettere che scriviamo?
I suoni utilizzati dall'uomo per comunicare oralmente sono detti fonemi. Questi stessi suoni, nella scrittura, corrispondono a dei segni grafici detti lettere o grafemi


 


 Che cos'è la fonologia?
La fonologia è lo studio dei suoni di una lingua.
L'alfabeto, cioè l'insieme delle lettere con cui vengono rappresentati i suoni di una lingua, in italiano è composto da ventuno lettere (5 vocali e 16 consonanti). A queste si aggiungono altre cinque lettere (j, k, w, x, y) che servono a trascrivere nella nostra lingua parole straniere.


 







Le vocali sono suoni che, possedendo "voce" propria, possono essere pronunciati da soli, non hanno cioè bisogno dell'auto di altri suoni.
In italiano si pensa convenzionalmente che ci siano 5 vocali, ma possiamo dire con maggior precisione che, in realtà, sono 7

a i u è (accento grave - suono aperto) é (accento acuto - suono chiuso) ò o

La differenza di accento (grave od acuto) sulle vocali e, o, e quindi la differenza di pronuncia, è molto importante per distinguere le parole omografe

Che cosa sono le parole omografe?
Le parole omografe sono parole che si scrivono allo stesso modo, ma che si pronunciano in modo diverso e hanno anche un significato diverso a seconda che contengano una vocale aperta o chiusa

ES.  pèsca (frutto) - pésca (dal verbo pescare)


 

Un gruppo di due vocali che si pronuncia con una sola emissione di voce si chiama dittongo. 
Il dittongo è formato dall'incontro della vocale i o dalla vocale u con una qualsiasi altra vocale (a, e, o) per lo più accentata; oppure dall'incontro di i e u tra loro 

Un gruppo di tre vocali che si pronuncia con una sola emissione di voce si chiama trittongo.
Il trittongo è formato dall'incontro delle vocali i e u, oppure di due vocali i con un'altra vocale (a, e, o) 

Quando due vocali, incontrandosi, si pronunciano separatamente, con due distinte emissioni di voce, formano uno iato.

ES. Il maestro ha disegnato un triangolo

Nelle parole maestro e triangolo, i gruppi vocalici ae, ia si pronunciano con due distinte emissioni di voce. Lo iato avviene:

  • quando si incontrano tra loro le vocali a, e, o (po-e-ta, pa-e-se...)
  • quando le vocali ì e ù accentate si incontrano con le altre vocali (zì-a, tù-o)
  • nelle parole da altre contenenti uno iato. vi-a-le (da vì-a)
  • nelle parole composte con i prefissi ri-, re-, bi-, tri-: ri-al-za-re








                                             
Le consonanti sono suoni che non possono stare da soli; per essere pronunciati devono appoggiarsi alle vocali.

Le sedici consonanti della lingua italiana possono essere suddivise in base al punto dell'apparato fonatorio in cui vengono articolate.


Un gruppo di due lettere che rappresenta un unico suono si chiama digramma
I digrammi della lingua italiana sono sette: gl, gn, ch, gh, sc, ci, gi

Un gruppo di tre lettere che rappresenta un unico suono si chiama trigramma
Sono trigrammi:

  • gli (quando è seguito da vocale)
  • sci (quando è seguito dalle vocali a, o, u)
  • chi (quando è seguito da vocale)
  • ghi (quando è seguito da vocale)